“L’Arteterapia è un’attività a mediazione plastica che coniuga il linguaggio artistico con il linguaggio psicologico”
Denner-Malavasi, 2002
Questa integrazione permette di recuperare tutta la dimensione del “fare arte” con i tempi che le sono necessari. In ogni incontro si sperimentano attraverso l’espressione grafica, pittorica e di modellatura dell’argilla, le modalità del fare artistico e una ricerca personale che coinvolge sia la realtà corporea che quella emozionale.
Attraverso i gesti che compiamo nel momento della nostra espressione artistica, lasciamo una traccia visibile di ciò che normalmente è intangibile. Movimenti che non appartengono alla nostra quotidianità e permettono il recupero e la scoperta di una nuova motricità. In questo modo, attraverso le tecniche proposte in arteterapia, si favorisce un’evoluzione che tocca tematiche motivazionali ed affettive che sono ponte fra corpo e mente.
Questo coinvolgimento, in quanto arteterapeute, ci consente di comprendere la natura del processo creativo guidandoci nel nostro intervento, e di trasmettere al paziente tutto un ventaglio di nuove possibilità espressive e di vita.
Fondato da Anne Denner e Liana Malavasi, ha lo scopo di formare arteterapeuti secondo il Metodo Anne Denner.
Attualmente, oltre alla formazione triennale in arteterapia, agli aggiornamenti e alle supervisioni rivolte ad arteterapeuti e operatori di enti pubblici e privati, organizza conferenze, pubblicazioni, per sviluppare valori riguardanti l’arte, la cultura, l’ambiente umano e naturale e sviluppa ricerche concernenti l’arteterapia nel campo della prevenzione e della riabilitazione.
Dal 2012, C.R.E.T.E. è una APS che opera nell’ambito sociale e socio-sanitario attraverso la realizzazione di atelier espressivi, di arteterapia individuali e di gruppo nelle seguenti aree: promozione della salute e miglioramento della qualità della vita, neuropsichiatria infantile (autismo, ADHD, DSA, BES), integrazione sociale di bambini, adolescenti, adulti, psichiatria, disturbi alimentari, disabilità fisica, anziani.
In qualità di socie dell’associazione, abbiamo intenzione di creare un atelier di arteterapia sul territorio di Empoli. Nel frattempo, siamo interessate a proporre progetti nelle diverse realtà che si dimostreranno interessate e disponibili.
“Io sono Monica è nella mia natura fare cose diverse tra loro, che si alimentano a vicenda. Base e origine di ognuna di queste cose sono creatività, Ascolto, rispetto, etica.
Ho una formazione pedagogico artistica: pittura all’Accademia di Belle Arti a Firenze, scuola di affesco a Prato, anni in cantieri di restauro nel nord Italia e poi in Toscana.
Sono poi passata ad una fase più creativa con illustrazioni per bambinə, lezioni e laboratori di cesteria e di intreccio, attività creative per adulti e futurə tali…
Come costante, volontariato e attività con persone in difficoltà e poi, qualche anno fa ho tenuto un laboratorio di intreccio al MUVE di Empoli, per un’altra associazione. Ho conosciuto una persona che mi ha parlato dell’arteterapia e, mentre raccontava, io mi rendevo conto che il mio modo di procedere, di insegnare/educare era perfettamente sovrapponibile a ciò che descriveva. Così mi sono iscritta a C.R.E.T.E. , per diventare arteterapeuta.”
“Mi chiamo Lucilla, mi sono diplomata all’Accademia di Belle Arti a Firenze e per molto tempo ho lavorato come scenografa nei teatri.
Per tutta la vita il colore, le sue sfumature quindi la sua leggerezza, sono state per me fonte di gioia e vita: attraverso di essi io vivo le emozioni.
Per questo ho deciso di diventare un’arteterapeuta, per condividere con gli altri questa mia visione dell’arte.
Ho scelto l’arteterapia perché, tenendo corsi di disegno creativo per bambini e adulti, desideravo avere un’ulteriore apertura nei confronti del gesto artistico, imparare nuove metodologie dando un significato alla mia naturale capacità di ascoltare.
Attraverso l’arteterapia si creano anche spazi di gioco e questo avvicina e tende ad unire il gruppo.
Nasce il bagno affettivo che unisce e ci rafforza e che è parte fondamentale del metodo Anne Denner”
Salve, sono Ketty. Ho lavorato tutta la vita nel campo della grafica e dell’editoria, ma nel tempo ho sentito crescere sempre più forte dentro di me il bisogno di dare un senso al mio amore per l’arte ed al mio interesse per la psicologia.
L’arte è un linguaggio potente, capace di dare voce a emozioni e sentimenti complessi che spesso sfuggono alle parole. Trovo affascinante l’idea di combinare le conoscenze psicologiche con le pratiche artistiche per creare un approccio integrato al benessere della persona.
Spinta da esperienze personali, ho studiato a fondo le problematiche legate alla gestione del dolore cronico, trasformando questo tema nel fulcro delle mie ricerche. Ho scoperto quanto l’arte possa essere uno strumento potente di trasformazione e sollievo e questo ha rafforzato la mia convinzione nel potere terapeutico dell’arte.
Ora, il mio obiettivo è condividere con gli altri il potenziale di guarigione e crescita dell’arteterapia”.
Percorsi di ricerca personale individuali e di gruppo
Durante gli incontri di arteterapia, il gruppo si amalgama mano a mano, fino ad avere un andamento proprio. Diventando supporto e contenitore accogliente per ciò che ogni componente porta di sé.
Gli incontri sono settimanali, durano un’ora e mezza. Sono basati su tre diversi momenti: la concentrazione, la fase espressiva e la conclusione.
Il primo viene favorito da tecniche di rilassamento, qualche minuto di silenzio o anche solo da uno scambio verbale, per predisporsi ad una maggiore libertà di espressione e comunicazione.
Il processo espressivo è stimolato dalla presentazione dei diversi materiali a disposizione.
Durante questa seconda fase la libertà di espressione è totale, senza alcuna influenza da parte dell’arteterapeuta.
Al termine ci si dedica del tempo per raccontare, se si vuole, ciò che si è appena sperimentato, le proprie sensazioni, la parte non visibile di ciò che si è fatto.
Potete scriverci a